Quando un’impresa si aggiudica un appalto pubblico, può fare richiesta le venga anticipata una percentuale del valore del contratto. La società che dovrà effettuare il pagamento sugli acconti previsti richiederà in cambio del pagamento una garanzia in merito al rispetto delle condizioni contrattuali.
Questa garanzia è la fideiussione per anticipazione, ossia lo strumento che garantisce la restituzione di quanto versato all’appaltatore nel caso in cui non dovesse essere rispettata la consegna del bene o del servizio oggetto del contratto sottoscritto in seguito all’assegnazione dell’appalto.
Questa anticipazione del prezzo contrattuale, prevista dal Codice degli Appalti, ha la finalità di agevolare gli imprenditori, fornendo liquidità all’appaltatore facilitandolo così soprattutto nelle fasi iniziali della realizzazione dell’opera o della prestazione del servizio.
Funzionamento
Come stabilito dal Codice dei Contratti art.35 comma 18, l’appaltatore può vedersi anticipato, entro 15 giorni dalla data di inizio della prestazione, il 20% del valore del contratto di appalto. Come abbiamo visto, questo può avvenire in cambio della presentazione di una fideiussione a garanzia, sia essa rilasciata da istituto assicurativo o bancario.
Per il calcolo dell’ammontare della fideiussione si tenga presente che deve corrispondere all’importo anticipato a cui va aggiunto il tasso di interesse relativo al periodo necessario per il recupero dell’anticipazione stessa. Periodo che andrà quindi calcolato in base al programma dei lavori.
L’art.35 del Codice dei Contratti si rivolgeva in primo luogo al settore edile, dato che il tipo di lavori inclusivo dell’allestimento e la messa in sicurezza del cantiere richiedono un notevole sforzo economico. In tale modo il legislatore ha voluto fornire all’imprenditore che si è aggiudicato l’appalto, come visto, la liquidità necessaria ad affrontare le ingenti spese da sostenere. Col tempo diversi interventi legislativi hanno modificato il quadro generale:
- Decreto Sblocca Cantieri: ha esteso la possibilità di anticipazione anche agli appalti per forniture o servizi;
- Decreto Cura Italia, vale a dire il D.L. 17/03/2020: ha previsto la possibilità di anticipazione anche prima della stipula del contratto, qualora la consegna sia prevista in via d’urgenza;
- Decreto Rilancio: ha alzato la percentuale anticipabile dal 20% al 30% fino al 30 giugno 2021, data poi prorogata al 31/12/2022 dalla legge 15/2022 che ha convertito il D.L. 228/202,1 detto “Milleproroghe 2022”.
Come ribadito anche dall’ANAC, con delibera del 13 luglio 2022, è obbligatoria nella misura del 20% quindi non soggetta a verifiche da parte della Stazione Appaltante sulla reale liquidità dell’appaltatore. Nella stessa delibera l’ANAC, ha tuttavia indicato che l’incremento dell’anticipazione dal 20% al 30% è meramente eventuale e subordinato alla disponibilità in bilancio delle risorse necessarie. Sempre secondo l’ANAC, per l’anticipazione devono comunque essere soddisfatte alcune condizioni come la stipula del contratto, l’avvio dell’esecuzione dello stesso e il rilascio di apposita garanzia, bancaria o assicurativa.
Il valore dell’anticipazione
Una questione importante è il calcolo effettivo dell’anticipazione. Infatti, questo varia nel caso in cui si tratti dell’anticipazione di un contributo, di qualunque tipo esso sia. In sostanza l’anticipo del valore di un contratto d’appalto non corrisponde all’anticipo di contributi pubblici.
La stessa cosa vale per le fideiussioni, dato che anche in questo caso siamo di fronte normative e percentuali di calcolo differenti, da qui il cambiare della somma anticipata.
- Appalti pubblici: l’anticipazione è vincolata a quanto indicato dal Codice dei Contratti Pubblici;
- Contributi pubblici: non c’è un codice di riferimento, ma è l’ente che rilascio il contributo a stabilirne il regolamento. In questo caso anche le percentuali anticipate possono variare, ma generalmente si attestano attorno al 40% dell’importo complessivo del contributo.
In entrambi i casi è possibile la richiesta di una fideiussione a garanzia dell’anticipazione, tuttavia nel caso dei contributi pubblici la mancanza di nome univoche a cui uniformarsi, potrebbe rendere impossibile il rilascio della fideiussione a causa di deroghe poste dall’ente erogatore dei contributi.
Come fare richiesta
La procedura di richiesta dell’anticipazione è semplice, basterà infatti presentare alla Stazione Appaltante il modulo di richiesta, scaricabile on line, unitamente alla fideiussione a garanzia. Da quanto emerso sinora, per l’erogazione di anticipo al 20% non ci saranno ulteriori richieste di documentazione o verifiche.
Va comunque ricordato che se la prestazione oggetto del contratto non viene realizzata oppure se è in ritardo sul programma per cause imputabili all’appaltatore, il beneficiario decade dall’obbligo di anticipazione, permanendo tuttavia l’obbligo di restituzione.